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Olio lampante
Leggendo la rivista "Valore Alimentare" (numero 29, inverno 2009) sono venuto a conoscenza dell'esistenza dell'olio di oliva lampante.
Ne avevi mai sentito parlare? Io no e purtroppo è una di quelle cose che a volte vorresti non sapere.
Ma parliamo prima di olio di oliva, che ne dici? Sai cos'è l'olio di oliva?
E' quello che spesso troviamo nelle scatolette di tonno, nei vari prodotti sott'olio e in tanti altri prodotti che si trovano in commercio.
Ti potrebbe venire da pensare che sto dicendo qualcosa di banale, così come banale è il fatto che l'olio di oliva sia genuino.
Voglio fare prima alcune premesse:
  1. Dalla prima spremitura a freddo delle olive si ottengono olio extravergine di oliva e olio vergine di oliva.
  2. La pasta restante viene ulteriormente spremuta, ma a caldo, e si ottiene un olio vergine di oliva di qualità inferiore.
  3. Quello che rimane da questa seconda spremitura lo buttiamo? Eeeh no! C'è ancora olio lì dentro sai? E come lo tiro fuori da lì? Semplice: l'olio viene "lavato" via dalla parte solida con SOLVENTI! Successivamente il solvente viene separato dall'"olio". Beh, ma mi vorrai mica dire che poi quella roba ce la fanno mangiare così?! No certo, quello che salta fuori da questo processo ha un aspetto terribile, puzza ed è terribilmente acido. Diamogli il nome che ha: porcheria, no scusa, olio di sansa.

Adesso è forse più chiaro che in questo articolo voglio parlare di olio di oliva e non di olio extra vergine di oliva od olio vergine di oliva. Purtroppo sembrano nomi simili, ma quel vergine ed extra vergine fanno la differenza tra commestibile e porcheria.

Andiamo per gradi, stavamo parlando di olio di oliva lampante.
L'olio di oliva lampante è quell'olio che presenta caratteristiche così terribili da non poter essere adatto all'alimentazione umana (ma probabilemte neanche a quella animale!). E cioè è troppo acido (oltre il 2% di acidità) e comunque ha un odore sgradevole.
Infatti l'olio lampante viene chiamato così poiché in passato veniva utilizzato per alimentare le lampade ad olio!

Come si rende legalmente commestibile un olio "da lampade"?
Con questi processi:
  1. deacidificazione con soda caustica e lavaggi caldi.
  2. decolorazione: (questa è "fantastica") fanno passare l'olio attraverso filtri di terra, dopodichè trattano la terra con esano per recuperare tutto l'olio. Lascio a te la voglia di cercare la definizione tecnica di esano, qui ti dico solo che è il solvente principale presente nella benzina, è anche quello che le dà il suo tipico odore.
  3. deodorazione: l'odore (la puzza!) viene tolto con una bella distillazione a 220 gradi.
  4. a volte gli fanno fare anche un giro di demargarinizzazione: un processo di centrifugazione a temperature sotto lo zero in modo che si possa separare la parte solida che, udite udite, diventerà poi la margarina vegetale!! E' una pazzia!
Infatti ti verrà da dire: "Vabbè, useranno poi questa roba (come si può chiamare? Olio?) come combustibile, giusto?"

Ebbene, la legge italiana consente di "fabbricare" il comune "olio d'oliva" miscelando questo "olio da lampade" deacidificato, decolorato e deodorizzato con olio vergine: non importa quanta di questa porcheria verrà mescolata con olio vergine, l'importante è che il composto finale non abbia una acidità superiore all'1% .

Si, è tutto vero: nell'olio etichettato come "Olio di oliva" e nell' "Olio di sansa di oliva" non è prescritta la quantità minima di olio vergine o extra che deve comporre la miscela.

Credimi, è vero, non ho esagerato. Quello che hai letto è il metodo tipico per realizzare un olio di oliva!

"Siamo quello che mangiamo" è una frase fatta, quasi uno di quei detti popolari che fin troppo spesso vengono ignorati.
Ma il nostro corpo trae energia e salute da quello che infiliamo in bocca.
Un olio realizzato in questo modo non ha più nulla di sano da dare al nostro corpo. Le sue proprietà organolettiche, ma soprattutto nutritive vengono azzerate.

Ovviamente il mio personale consiglio è quindi quello di fare molta attenzione a comprare prodotti che contengono olio di oliva: preferisci sempre quelli che contengono almeno olio vergine di oliva.
Il meglio per il tuo corpo è utilizzare sempre olio extra vergine di oliva, che dà la garanzia della sola spremitura come unico trattamento.
P.S.: i vari oli di semi subiscono le stesse denaturazioni.

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